Reverse charge: dall’UE arriva la proroga al 2026
E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della UE la Direttiva 2022/890 del Consiglio del 3 giugno 2022 recante modifica della direttiva 2006/112/CE.
In particolare si dispone una proroga al 2026 del periodo di applicazione del meccanismo facoltativo di inversione contabile relativo:
- alla cessione di determinati beni
- e alla prestazione di determinati servizi
- a rischio di frodi
- e del meccanismo di reazione rapida contro le frodi in materia di IVA.
In particolare, il Consiglio della Unione Europea ha deliberato che l’articolo 199 bis è così modificato:
a)al paragrafo 1, la frase introduttiva è sostituita dalla seguente: "Fino al 31 dicembre 2026 gli Stati membri possono stabilire che il debitore dell’imposta sia il soggetto passivo nei cui confronti sono effettuate le seguenti operazioni".
Il Consiglio considerando quanto segue:
- la frode fiscale in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) provoca notevoli perdite di bilancio e incide sul funzionamento del mercato interno;
- la direttiva 2006/112/CE del Consiglio consente agli Stati membri di avvalersi facoltativamente del meccanismo di inversione contabile per il pagamento dell’IVA su cessioni di beni e prestazioni di servizi predefinite che possono essere oggetto di frode, in particolare la frode intracomunitaria dell’operatore inadempiente (MTIC). Tale direttiva consente anche la misura speciale del meccanismo di reazione rapida che offre agli Stati membri, a talune condizioni rigorose, una procedura accelerata che consente l’introduzione del meccanismo di inversione contabile, ossia una risposta più adeguata ed efficace alle frodi improvvise e massicce. Il periodo di applicazione di entrambi i meccanismi scade il 30 giugno 2022;
- la Commissione ha adottato due proposte legislative per introdurre il sistema definitivo dell’IVA, che mira a garantire una risposta globale alla frode MTIC. Tali proposte, che dovevano inizialmente entrare in vigore il 1 luglio 2022, sono tuttora in fase di negoziazione in sede di Consiglio e non si prevede che siano adottate né che entrino in vigore prima di tale data. Nella sua relazione dell’8 marzo 2018 concernente gli effetti degli articoli 199 bis e 199 ter della direttiva 2006/112/CE sulla lotta contro la frode la Commissione indica che in linea di principio gli Stati membri e i portatori di interessi ritengono che il meccanismo di inversione contabile sia un efficace strumento temporaneo per la lotta alle frodi in materia di IVA;
- emerge pertanto che il meccanismo di inversione contabile e il meccanismo di reazione rapida si sono dimostrati utili come misure temporanee e mirate. La loro scadenza priverebbe gli Stati membri di strumenti efficienti di lotta contro la frode;
ritiene opportuno pertanto modificare di conseguenza la direttiva 2006/112/CE, disponendo la proroga suddetta al 2026.
Inoltre la stessa direttiva proroga fino a tutto il 2026 anche il meccanismo di reazione rapida (Quick Reaction Mechanism – QRM) contro le frodi in materia di IVA.
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